Rapporto Clenad 2024 – 2025
Indice
Presentazione
Care colleghe e cari colleghi,
è con grande senso di responsabilità e motivazione che il nuovo Direttivo del CLENAD Italia si presenta in apertura di questo Rapporto annuale. Il nostro incarico nasce in un momento particolarmente complesso per l’Unione Europea e per il contesto internazionale in cui opera.
Gli scenari geopolitici che ci circondano – segnati da conflitti armati ai confini dell’Europa, da crisi energetiche e climatiche, da nuove sfide in materia di sicurezza, digitalizzazione e transizione economica – impongono all’Unione un ruolo sempre più attivo e coeso, tanto sul piano interno quanto su quello globale. In questo quadro, il contributo di professionisti pubblici altamente qualificati, capaci di mettere a sistema competenze nazionali e visione europea, è oggi più che mai essenziale.
Gli Esperti Nazionali Distaccati (END) rappresentano una risorsa strategica per l’Unione: portano con sé conoscenze tecniche e giuridiche, esperienze maturate all’interno delle amministrazioni nazionali e la capacità di operare in ambienti multiculturali e multilivello. Allo stesso tempo, il loro passaggio nelle istituzioni europee genera un valore aggiunto per le amministrazioni di provenienza, arricchite da una prospettiva più ampia, da reti professionali internazionali e da una maggiore comprensione dei processi decisionali dell’UE.
Come nuovo Direttivo, ci impegniamo a sostenere e valorizzare questo doppio legame: quello che unisce gli END alle istituzioni europee e quello che li riconnette – anche dopo il distacco – al sistema pubblico nazionale. Vogliamo rafforzare il senso di appartenenza alla comunità degli END italiani, facilitare lo scambio di informazioni e buone pratiche, e promuovere il riconoscimento del ruolo che ciascuno di noi svolge nel consolidare la presenza italiana nell’Unione Europea.
In questa fase di incertezza e trasformazione, siamo convinti che l’impegno e la competenza degli END possano contribuire in modo concreto a rendere l’Europa più vicina, più efficace e più giusta.
Vi ringraziamo per la fiducia e vi invitiamo a partecipare attivamente alla vita del CLENAD Italia, anche attraverso proposte, contributi e idee per il futuro.
Con stima,
Il Direttivo del CLENAD Italia
Luca Amadei (presidente), Alessandro Coassin, Luca Fiorani,
Arturo Incerti (vicepresidente), Marcello Kivel Mazuy, Gabriele Zanardo
🌐 Sito: https://www.clenaditalia.it/
LinkedIn: https://www.linkedin.com/groups/8984471/
📧 E-mail: clenad.italia@gmail.com
CLENAD Italia: chi siamo
Il CLENAD (Comité de Liaison entre les Experts Nationaux Détachés) è un organismo internazionale che riunisce i rappresentanti Esperti Nazionali Distaccati (END) – presso le istituzioni, le agenzie e gli organismi dell’Unione Europea. Il CLENAD nasce con l’obiettivo di offrire un quadro strutturato per la cooperazione, il dialogo e la rappresentanza degli END, valorizzando il contributo che questi esperti apportano al funzionamento dell’amministrazione europea e al rafforzamento del legame tra le istituzioni europee e le amministrazioni nazionali di provenienza.
Nel contesto del CLENAD internazionale, ogni Stato membro è rappresentato da un comitato nazionale, che agisce in modo autonomo ma in coordinamento con le altre sezioni nazionali. Il CLENAD internazionale si riunisce regolarmente per discutere questioni trasversali relative allo status, ai diritti e ai doveri degli END, alla qualità delle condizioni di lavoro, ai percorsi di carriera e alla valorizzazione delle competenze maturate nel contesto europeo. Tra le sue funzioni principali vi sono la formulazione di osservazioni e proposte indirizzate alle istituzioni dell’UE, la promozione di buone pratiche tra Stati membri e il consolidamento di una rete professionale europea coesa e rappresentativa.
All’interno di questa cornice si colloca il CLENAD Italia, che rappresenta gli interessi degli Esperti Nazionali Distaccati italiani attualmente in servizio o che hanno svolto, in passato, un’esperienza presso l’Unione Europea. Il CLENAD Italia opera come piattaforma di dialogo, scambio e mutuo supporto tra i membri, favorendo il senso di appartenenza a una comunità professionale accomunata da un forte impegno al servizio dell’interesse europeo e da un legame profondo con l’amministrazione pubblica italiana.
I principali obiettivi del CLENAD Italia sono:
- rappresentare la voce degli END italiani nelle sedi di confronto internazionali e nel dialogo con le istituzioni europee;
- mantenere un canale attivo di interlocuzione con le amministrazioni nazionali, in particolare con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Europee – e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI);
- promuovere il ruolo e il valore degli END all’interno delle pubbliche amministrazioni italiane, sensibilizzando rispetto all’importanza strategica di tali esperienze per il rafforzamento della presenza italiana nelle istituzioni europee;
- favorire l’inserimento e il supporto degli END di nuova nomina, offrendo orientamento e strumenti informativi, anche attraverso la raccolta e la diffusione di esperienze pregresse;
- valorizzare le competenze acquisite durante il periodo di distacco, anche in un’ottica di rientro e reimpiego all’interno dell’amministrazione nazionale.
Nel corso degli anni, il CLENAD Italia ha progressivamente ampliato le proprie attività, sia attraverso momenti di incontro e riflessione (in presenza e da remoto), sia mediante la diffusione di documenti di posizione e la partecipazione a iniziative promosse a livello europeo. Il Comitato si avvale della collaborazione volontaria dei suoi membri, organizzati in una struttura leggera e informale, ma animata da un forte senso di responsabilità collettiva e da un impegno condiviso verso il miglioramento continuo del ruolo degli END italiani nel contesto europeo.
Per maggiori informazioni:
Bilancio passato
Nel corso dell’ultimo anno, il CLENAD Italia ha consolidato il proprio ruolo di riferimento per la comunità degli END, operando con determinazione per tutelare, valorizzare e promuovere la loro figura presso le istituzioni italiane ed europee. L’azione dell’associazione si è articolata su più livelli: organizzativo, istituzionale, comunicativo e di rappresentanza, rispondendo in maniera concreta alle esigenze degli END in servizio e di quelli in fase di rientro.
L’anno si è aperto con un forte impegno di dialogo interistituzionale, culminato in importanti traguardi normativi. Tra questi spicca l’approvazione della modifica del comma 4 dell’articolo 32 del D.Lgs. 165/2001, che riconosce l’esperienza da END come titolo preferenziale nei concorsi pubblici per la dirigenza. Questo risultato è stato possibile anche grazie all’attività costante di advocacy condotta dal CLENAD Italia, testimoniata dall’audizione parlamentare del marzo 2023, dall’ordine del giorno approvato dal Parlamento e dalla collaborazione attiva con il Dipartimento della Funzione Pubblica.
Durante l’assemblea generale del 14 dicembre 2023, è stato ribadito il pieno supporto della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UE agli END, sottolineando il valore strategico del distacco come investimento condiviso tra sistema nazionale e istituzioni europee. I dati aggiornati mostrano una stabilità del numero di END italiani (222 nel 2023), con lieve incremento nel 2024, confermando una presenza ampia e distribuita in vari settori – dalla Commissione europea al Parlamento, Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE), agenzie UE, con distacchi provenienti sia da Ministeri che da Regioni, enti locali o di ricerca e università.
Tra le attività più significative si ricordano: la presentazione del rapporto annuale 2022-2023 presso il Parlamento europeo (luglio 2023), la Conferenza sulla comunicazione ComPAct organizzata con la DG REFORM (novembre 2023), e il continuo aggiornamento del sito CLENAD Italia, comprensivo della sezione “Q&A” con risposte concrete alle problematiche più frequenti, inclusi i temi fiscali italiani e belgi.
Il CLENAD Italia ha inoltre mantenuto viva la cooperazione con altre sezioni nazionali, come il CLENAD Francia, prendendo ispirazione da modelli di valorizzazione strutturata degli END, come il progetto francese di distacco condiviso.
Importante anche l’attività conviviale e di rete: eventi, incontri e momenti di scambio hanno rafforzato il senso di comunità. L’assemblea di febbraio 2025 ha segnato il passaggio a un nuovo Consiglio Direttivo, con continuità rispetto alla presidenza precedente, a testimonianza della solidità e maturità dell’associazione.
Sguardo futuro
Il CLENAD Italia guarda al futuro con una visione strategica che valorizzi la figura dell’END lungo l’intero ciclo del distacco: prima, durante e dopo. Le sfide e le opportunità dei prossimi anni saranno affrontate con uno spirito costruttivo e innovativo, potenziando il ruolo di CLENAD Italia come interlocutore riconosciuto e centro di competenze al servizio del sistema Paese.
Tra le priorità del nuovo Consiglio Direttivo c’è l’attuazione piena della recente riforma normativa, assicurando che le amministrazioni traducano concretamente il riconoscimento dell’esperienza END in percorsi di carriera reali, attraverso bandi e incarichi che valorizzino il distacco. In questo quadro, sarà fondamentale il proseguimento del dialogo con il Dipartimento della Funzione Pubblica, in continuità con il tavolo tecnico congiunto avviato nel 2022, e con il supporto delle amministrazioni coinvolte (MAECI, Dipartimento Politiche Europee, etc.).
Un obiettivo centrale sarà il rafforzamento del radicamento territoriale del CLENAD Italia: non solo a Bruxelles, ma anche presso le sedi di Lussemburgo, Strasburgo e le agenzie decentralizzate, tramite la creazione di sezioni locali o punti di contatto, così da includere tutta la comunità END in maniera equa e partecipata.
Il sito web sarà ulteriormente potenziato, grazie al contributo tecnico del nuovo direttivo, per offrire strumenti ancora più funzionali e intuitivi, inclusi spazi dedicati alla formazione, alle testimonianze, e a una mappa interattiva delle istituzioni ospitanti.
È prevista l’organizzazione di eventi tematici di ampio respiro, in collaborazione con le amministrazioni italiane e con i servizi UE, per favorire l’osmosi tra esperienze nazionali ed europee. Tali eventi saranno anche momenti privilegiati per avvicinare nuove generazioni di funzionari pubblici all’esperienza del distacco.
Sarà dato ampio spazio a programmi di accompagnamento: mentoring per i nuovi END, tutoraggio durante il distacco, iniziative mirate per chi rientra in amministrazione. In parallelo, sarà chiesto alle istituzioni europee di aprire maggiori opportunità per gli END, ad esempio attraverso la partecipazione ai programmi di mobilità interna o a percorsi di sviluppo professionale (es. Senior Program).
Infine, il CLENAD Italia si propone di contribuire attivamente alla strategia europea delineata dalla Comunicazione ComPAct sul rafforzamento dello spazio amministrativo europeo, promuovendo la mobilità nel pubblico impiego come strumento di innovazione e coesione. L’esperienza maturata dagli END sarà valorizzata anche in vista della Presidenza italiana del Consiglio dell’UE nel 2028, per cui il CLENAD Italia potrà fornire un apporto strategico in termini di competenze, contatti e visione europea.
Questa nuova fase sarà portata avanti con spirito di servizio, apertura al dialogo e concretezza, facendo tesoro dell’eredità lasciata dal Consiglio Direttivo uscente e puntando a una rappresentanza sempre più efficace e inclusiva degli END italiani.
Cifre e volti
Gli END in cifre
Nel quadro delle attività di monitoraggio e coordinamento sugli END, il 24 gennaio 2025 si è svolta presso il MAECI la riunione semestrale dei punti di contatto, alla presenza di rappresentanti delle principali Amministrazioni italiane coinvolte. L’incontro ha offerto l’occasione per una riflessione condivisa sull’andamento delle candidature, sui bandi pubblicati e sulle tendenze emergenti nel sistema di distacco, anche alla luce dei dati relativi al secondo semestre 2024.
È stato rilevato un incremento costante nel numero dei bandi pubblicati dalle istituzioni europee, segno di una crescente domanda di funzionari qualificati provenienti dagli Stati membri. Tuttavia, a questo aumento non ha corrisposto una crescita proporzionale delle candidature da parte delle amministrazioni italiane, in parte a causa della diffusione di bandi “senza spese” che impongono alle amministrazioni l’onere economico del distacco.
Nonostante ciò, le candidature trasmesse si distinguono per una crescente qualità e coerenza rispetto ai profili richiesti, confermando un miglioramento nella selezione interna da parte degli enti di provenienza.
|
PERIODO
|
BANDI PUBBLICATI
|
CANDIDATURE RICEVUTE
|
CANDIDATURE TRASMESSE A UE
|
|---|---|---|---|
|
I sem. 2011
|
262
|
379
|
282
|
|
Il sem. 2011
|
348
|
250
|
206
|
|
I sem. 2012
|
226
|
358
|
256
|
|
Il sem. 2012
|
236
|
330
|
264
|
|
I sem. 2013
|
177
|
250
|
248
|
|
Il sem. 2013
|
162
|
327
|
276
|
|
I sem. 2014
|
177
|
309
|
251
|
|
Il sem. 2014
|
143
|
296
|
208
|
|
I sem. 2015
|
158
|
297
|
245
|
|
Il sem. 2015
|
123
|
312
|
189
|
|
I sem. 2016
|
220
|
180
|
127
|
|
Il sem. 2016
|
224
|
207
|
175
|
|
I sem. 2017
|
202
|
156
|
123
|
|
Il sem. 2017
|
247
|
195
|
152
|
|
I sem. 2018
|
238
|
162
|
137
|
|
Il sem. 2018
|
214
|
166
|
127
|
|
I sem. 2019
|
269
|
182
|
126
|
|
Il sem. 2019
|
167
|
104
|
68
|
|
I sem. 2022
|
464
|
125
|
103
|
|
Il sem. 2022
|
215
|
82
|
60
|
|
I sem. 2023
|
380
|
91
|
69
|
|
Il sem. 2023
|
325
|
91
|
81
|
|
I sem. 2024
|
398
|
68
|
59
|
|
Il sem. 2024
|
381
|
85
|
82
|
In sintesi:
- Bandi pubblicati: notiamo un andamento variabile, con picchi significativi nel primo semestre 2022, con 464 bandi e nel primo semestre 2024, con 398 bandi
- Candidature ricevute: come sopra notato, esiste una tendenza decrescente nel tempo. Il massimo storico è nel primo semestre 2011, con 379 candidature.
- Per quanto riguarda le candidature trasmesse alla UE, anche qui si osserva un calo progressivo, con un picco nel secondo semestre 2013 pari a 276 candidature.
Ci siamo soffermati nella valutazioni ai dati mostrati nel precedente grafico, che riteniamo particolarmente interessante, giungendo a queste conclusioni
- Anomalie e Picchi
- Primo semestre 2022: Picco massimo nei bandi pubblicati (464), ma nessun aumento proporzionale nelle candidature ricevute (125) e trasmesse (103).
- Primo semestre 2011: Massimo storico di candidature ricevute (379), con un numero di bandi relativamente contenuto (262).
- Inversioni di tendenza
- 2016–2017: dopo un calo marcato nel 2016, si osserva una ripresa moderata nel 2017, ma senza tornare ai livelli pre-2015.
- 2022–2024: A fronte di un aumento costante dei bandi, le candidature continuano a calare, con una lieve ripresa solo nel II semestre 2024.
- Le nostre conclusioni
- Disallineamento crescente: Negli ultimi anni, il numero di bandi pubblicati cresce, ma le candidature non seguono lo stesso trend. Questo potrebbe indicare una minore attrattività delle posizioni, una maggiore selettività o requisiti più stringenti o una scarsa comunicazione o promozione dei bandi
- Effetto pandemia: L’assenza di dati per il 2020–2021 suggerisce un impatto significativo del COVID-19 sulle attività di selezione e mobilità internazionale.
- Osservazioni Generali
- Tendenza decrescente: Le candidature ricevute e trasmesse mostrano un declino costante nel tempo, nonostante alcuni picchi nei bandi.
- Necessità di interventi: I dati suggeriscono l’urgenza di:
- Rafforzare la promozione dei bandi
- Semplificare le procedure di candidatura
- Incentivare la partecipazione, soprattutto tra i profili più giovani
Come Clenad Italia teniamo a mente queste conclusioni per proporre spunti di discussione in seno alle amministrazioni.
Passando al numero complessivo di END italiani in servizio, notiamo un lieve calo, pur mantenendosi su livelli stabili. Il genere maschile rimane prevalente, in particolare nei settori sicurezza e difesa. Segnaliamo invece un dato incoraggiante sul fronte della diversificazione delle provenienze amministrative: cresce la presenza di esperti provenienti dal comparto ricerca, a conferma dell’interesse crescente di settori finora meno coinvolti.
Dal Clenad notiamo che vi sono significative differenze tra le amministrazioni in termini di partecipazione al programma di distacco degli END. Alcune amministrazioni si distinguono per un più marcato invio di personale all’estero, che puo’ essere il segno di una maggiore propensione all’internazionalizzazione, di un’organizzazione interna che favorisce tali distacchi, e di un coinvolgimento strutturato nei processi europei e internazionali.
Tra le amministrazioni con un numero particolarmente elevato di END spiccano quelle con missioni ad ampio respiro europeo o internazionale, oppure dotate di strutture organizzative complesse che beneficiano direttamente del distacco di esperti presso istituzioni esterne.
L’analisi comparativa di questi dati può offrire spunti utili per promuovere una partecipazione più equilibrata e strategica tra le diverse amministrazioni pubbliche, valorizzando le opportunità offerte dai distacchi internazionali e contribuendo a rafforzare la presenza italiana nelle istituzioni europee e negli organismi multilaterali; in particolare, notiamo quanto segue:
- Contributi più significativi:
Il Ministero dell’Interno – Pubblica Sicurezza si distingue come la singola amministrazione con il numero più alto di END inviati: 50 esperti, pari a circa il 23% del totale proveniente dalle amministrazioni centrali.
Il Ministero della Difesa – Stato Maggiore della Difesa segue con 39 END, a conferma del forte coinvolgimento degli apparati di sicurezza e difesa nei distacchi.
Anche le Capitanerie di Porto e Guardia Costiera (14 END) e la Guardia di Finanza (12 END) mostrano una presenza significativa.
- Categorie aggregate:
Le Amministrazioni Centrali nel complesso totalizzano 168 END, rappresentando la fetta più ampia del totale nazionale (216 END).
Le Università e gli enti di ricerca contribuiscono con 22 END, segno di un certo grado di partecipazione del mondo accademico, come sopra notato.
Gli Enti locali (regioni, comuni, province) raggiungono 16 END, mentre le Autorità indipendenti partecipano in misura molto più contenuta (6 END).
- Disomogeneità nella partecipazione:
Mentre alcune amministrazioni inviano decine di esperti, molte altre hanno una presenza marginale (1-2 END) o nulla. Questo suggerisce un’adesione fortemente disomogenea al programma END, potenzialmente legata a risorse, cultura organizzativa o scarsa conoscenza delle opportunità offerte.
Di seguito la distribuzione in dettaglio della disparità di genere tra uomini e donne nelle prime 10 amministrazioni per destinazione, ed i dati aggregati relativi alle amministrazioni di provenienza degli END:
In merito alle destinazioni istituzionali, è stato registrato un incremento dei distacchi presso la Commissione europea, anche in Direzioni Generali di rilievo strategico per il nostro Paese. Ciò dimostra una maggiore capacità di posizionamento dell’Italia in ambiti cruciali del policy-making europeo, soprattutto nelle fasi iniziali di elaborazione legislativa.
Il MAECI ha inoltre evidenziato l’attivazione di un fondo per il finanziamento di distacchi “senza spese”, destinato a sostenere profili strategici selezionati. Sebbene le risorse siano limitate, i primi distacchi avviati grazie a questo strumento rappresentano un segnale positivo e un modello replicabile, purché le richieste rientrino in priorità definite a livello nazionale. In parallelo, cresce l’interesse per strumenti di mobilità formativa di durata inferiore, come i programmi ENFP e Erasmus P.A., sempre più considerati come canali complementari per rafforzare le competenze del personale pubblico italiano in ambito europeo.
Un tema ricorrente riguarda la tassazione delle indennità erogate agli END, in particolare da parte del Belgio. Su questo punto è in corso un confronto tra la Commissione europea e le autorità fiscali belghe. La questione è stata definita critica in quanto mina il principio di non imponibilità delle indennità previste per gli END e rischia di costituire un trasferimento indiretto di risorse dal bilancio dell’UE allo Stato membro ospitante. È stata ribadita l’importanza di segnalare ogni caso alla Rappresentanza Permanente, che svolge un ruolo di raccordo essenziale sul tema.
Infine, è stata evidenziata la necessità di rafforzare la comunicazione e la pubblicità delle posizioni aperte, anche attraverso piattaforme nazionali come il portale InPA. La collaborazione attiva tra le Amministrazioni, il MAECI e CLENAD è apparsa fondamentale per garantire trasparenza, visibilità e continuità nella gestione del sistema END.
ESPERTI NAZIONALI DISTACCATI – AMMINISTRAZIONI DI PROVENIENZA – 31 DICEMBRE 2024
| AMMINISTRAZIONI CENTRALI | DONNE | UOMINI | TOTALE |
|---|---|---|---|
| Ministero Interno – P.S. | 8 | 42 | 50 |
| Ministero Difesa – SMD | 39 | 39 | |
| Capitanerie di Porto e Guardia Costiera | 14 | 14 | |
| Guardia di Finanza | 2 | 10 | 12 |
| Agenzia delle Dogane | 3 | 5 | 8 |
| Ministero Affari Esteri e Cooperazione lnternaz. | 5 | 1 | 6 |
| Ministero Economia e Finanze | 4 | 1 | 5 |
| Agenzia delle Entrate | 3 | 1 | 4 |
| Ministero Sviluppo Economico (MIMIT) | 3 | 1 | 4 |
| Agenzia Italiana per il Farmaco | 3 | 3 | |
| Ministero Difesa – Personale Civile | 1 | 2 | 3 |
| Ministero Giustizia | 1 | 2 | 3 |
| Ministero Infrastrutture e Trasporti | 2 | 2 | |
| Ministero Interno – Personale Civile | 2 | 2 | |
| Ministero Istruzione | 2 | 2 | |
| Ministero Lavoro | 2 | 2 | |
| PDC – Dip. Protezione Civile | 1 | 1 | 2 |
| Cassa Depositi e Prestiti | 1 | 1 | |
| Corte dei Conti | 1 | 1 | |
| Ministero Ambiente | 1 | 1 | |
| Ministero Cultura | 1 | 1 | |
| Ministero Interno – Vigili del Fuoco | 1 | 1 | |
| Ministero Politiche Agricole (MASAF) | 1 | 1 | |
| Ministero Salute | 1 | 1 | |
| TOTALE AMM. CENTRALI | 40 | 128 | 168 |
| ENTI LOCALI | |||
| Regione Veneto | 1 | 1 | |
| Regione Friuli Venezia Giulia | 3 | 3 | |
| Regione Sardegna | 2 | 2 | |
| Regione Lombardia | 2 | 2 | |
| Regione Liguria | 2 | 2 | |
| Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Prov. TN | 1 | 1 | |
| Regione Toscana | 1 | 1 | |
| Regione Puglia | 1 | 1 | |
| Regione Piemonte | 1 | 1 | |
| Regione Emilia-Romagna | 1 | 1 | |
| Comune di Trieste | 1 | 1 | |
| TOTALE ENTI LOCALI | 10 | 5 | 16 |
| UNIVERSITÀ E RICERCA | |||
| ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica | 2 | 3 | 5 |
| CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche | 3 | 1 | 4 |
| ENEA – Ag. Naz. nuove tecnologie, energia e svil. sostenibile | 1 | 2 | 3 |
| ISPRA – 1st. Sup. per la Protezione e la Ricerca Ambientale | 1 | 2 | 3 |
| ASI – Agenzia Spaziale Italiana | 1 | 1 | |
| CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali | 1 | 1 | |
| INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | 1 | 1 | |
| ISS – Istituto Superiore di Sanità | 1 | 1 | |
| Università Cattolica | 1 | 1 | |
| Università degli Studi di Parma | 1 | 1 | |
| Area Science Park | 1 | 1 | |
| TOTALE UNIVERSITÀ E RICERCA | 9 | 12 | 22 |
| AUTORITA’ | |||
| CONSOB | 2 | 2 | |
| Autorità Garante Concorrenza e Mercato | 1 | 1 | |
| Autorità di Regolazione dei Trasporti | 1 | 1 | |
| ENAC | 1 | 1 | |
| IVASS – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni | 1 | 1 | |
| TOTALE AUTORITÀ | 10 | 14 | 6 |
| Banca d’Italia | 2 | 2 | 4 |
| TOTALE BANCA D‘ITALIA | 2 | 2 | 4 |
| TOTALE END | 216 |
Osservando i dati relativi alla distribuzione degli END nelle varie istituzioni internazionali, potremmo concludere quanto segue:
- Forte concentrazione in due poli principali
Le due amministrazioni con il maggior numero di END sono comprese nelle categorie degli altri organi e organismi e nella Commissione (entrambi con 88 END). Queste due categorie rappresentano da sole una quota significativa del totale, indicando che la maggior parte degli END è impiegata in strutture centrali o operative dell’UE.
- Presenza maschile dominante
In quasi tutte le amministrazioni, la componente maschile è nettamente superiore a quella femminile. Alcuni esempi evidenti:
- FRONTEX: 40 uomini verso 5 donne
- SEAE – EUMS / CMPD / CSDP / ESDC: 22 uomini verso 4 donne
- EUROPOL, EMSA, EDA: solo uomini
- Maggiore equilibrio nella Commissione
La Commissione Europea mostra una distribuzione più bilanciata, con 40 donne e 48 uomini. Questo potrebbe riflettere politiche più attive di parità di genere nelle sue Direzioni Generali.
ESPERTI NAZIONALI DISTACCATI • UFFIO DI DISTACCO • 31 DICEMBRE 2024
| Istituzione UE | Donne | Uomini | %Donne | % Uomini | Disparità |
|---|---|---|---|---|---|
| EUROPOL | 0 | 9 | 0.00 | 100.00 | 100.00 |
| EMSA | 0 | 7 | 0.00 | 100.00 | 100.00 |
| EDA | 0 | 7 | 0.00 | 100.00 | 100.00 |
| FRONTEX | 5 | 40 | 11.11 | 88.89 | 77.78 |
| ALTRI ORGANI E ORGANISMI | 12 | 76 | 13.64 | 86.36 | 72.73 |
| SEAE – EUMS / CMPD / CSDP / ESDC | 4 | 22 | 15.38 | 84.62 | 69.23 |
| TOTALE SEAE | 6 | 26 | 18.75 | 81.25 | 62.50 |
| ESTAT | 3 | 4 | 42.86 | 57.14 | 14.29 |
| COMMISSIONE | 40 | 48 | 45.45 | 54.55 | 9.09 |
| ALTRE ISTITUZIONI UE | 4 | 4 | 50.00 | 50.00 | 0.00 |
- Agenzie operative e di sicurezza con bassa presenza femminile
Le agenzie come FRONTEX, EUROPOL, EDA e EMSA, che operano in ambiti di sicurezza, difesa e controllo, mostrano una quasi totale assenza di donne, suggerendo una possibile barriera di accesso o una minore rappresentanza femminile in questi settori.
- Diversificazione delle destinazioni
Oltre alle grandi istituzioni, anche agenzie specializzate come ESTAT (statistica) figurano tra le prime 10, indicando che gli END sono distribuiti anche in ambiti tecnici e analitici.
ESPERTI NAZIONALI DISTACCATI • UFFIO DI DISTACCO • 31 DICEMBRE 2024
| DIREZIONI GENERALI COMMISSIONE | DONNE | UOMINI | TOTALE |
|---|---|---|---|
| SANTE • Salute e sicurezza alimentare | 3 | 4 | 7 |
| ESTAT • Istituto statistico | 3 | 4 | 7 |
| DEFIS • Difesa | 6 | 6 | |
| TAXUD • Fiscalità e unione doganale | 2 | 3 | 5 |
| FISMA • Stabilità finanziaria, serv. finanziari e unione mercati dei capitali | 1 | 4 | 5 |
| ECHO • Aiuti umanitari | 2 | 3 | 5 |
| OLAF • Ufficio europeo per la lotta antifrode | 1 | 3 | 4 |
| MOVE • Mobilità e trasporti | 4 | 4 | |
| COMP • Concorrenza | 1 | 3 | 4 |
| COMM • Comunicaz.ione | 4 | 4 | |
| RTD • Ricerca e innovazione | 2 | 1 | 3 |
| INTPA • Partenariati internazionali | 1 | 2 | 3 |
| EMPL • Occupazione, affari sociali e inclusione | 3 | 3 | |
| ECFIN • Affari economici e finanziari | 2 | 1 | 3 |
| TRADE • Commercio | 1 | 1 | 2 |
| HOME • Affari interni | 1 | 1 | 2 |
| ENER • Energia | 1 | 1 | 2 |
| CNECT • Rete di comunicazione, contenuti e tecnologie | 1 | 1 | 2 |
| BUDG • Bilancio | 2 | 2 | |
| AGRI • Agricoltura e sviluppo rurale | 1 | 1 | 2 |
| SG • Segretariato Generale | 1 | 1 | |
| REGIO • Politica regionale e urbana | 1 | 1 | |
| REFORM • Sostegno alle riforme strutturali | 1 | 1 | |
| NEAR • Politica di vicinatoe dei negoziati di allargamento | 1 | 1 | |
| MARE • Affari marittimi edella pesca | 1 | 1 | |
| JUST • Giustizia | 1 | 1 | |
| JRC • Centro comune di ricerca | 1 | 1 | |
| HR • Risorse umane e sicurezza | 1 | 1 | |
| GROW • Mercato intemo, industria, imprenditoria e PMI | 1 | 1 | |
| FPI • Servizio degli strumenti di politica estera | 1 | 1 | |
| EPSO • Personale | 1 | 1 | |
| ENV • Ambiente | 1 | 1 | |
| EAC • Istruzione e cultura | 1 | 1 | |
| TOTALE COMMISSIONE | 40 | 48 | 88 |
| CONSIGLIO UE | 1 | 3 | 4 |
| PARLAMENTO EUROPEO | 3 | 1 | 4 |
| TOTALE ALTRE ISTITUZIONI UE | 4 | 4 | 8 |
| SEAE • EUMS / CMPD / CSDP / ESDC | 4 | 22 | 26 |
| SEAE • Servìzio Strumenti Politica Estera | 2 | 4 | 6 |
| TOTALE SEAE | 6 | 26 | 32 |
| FRONTEX • Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera | 5 | 40 | 45 |
| EUROPOL • Ufficio europeo di polizia | 9 | 9 | |
| EDA • Agenzia europea per la difesa | 7 | 7 | |
| EMSA • Agenzia europea per la sicurezza marittima | 7 | 7 | |
| EPPO • Procura europea | 4 | 4 | |
| ERC • Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca | 2 | 1 | 3 |
| EEA • Agenzia europea per l’ambiente | 1 | 1 | 2 |
| EMA • Agenzia europea per i medicinali | 2 | 2 | |
| SRB • Comitato di risoluzione unico | 1 | 1 | 2 |
| EFCA • Agenzia europea di controllo della pesca | 1 | 1 | |
| ELA • Autorità europea del lavoro | 1 | 1 | |
| ESA • Agenzia spaziale europea (ESTEC • centro europeo per la ricerca e la tecnologia spaziale) | 1 | 1 | |
| EUAA • Agenzia dell’Unione europea per l’asilo | 1 | 1 | |
| EU LISA • Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi 1T | 1 | 1 | |
| Fusion for Energy | 1 | 1 | |
| SESAR 3 Joint Undertaking | 1 | 1 | |
| TOTALE ALTRI ORGANI E ORGANISMI | 12 | 76 | 88 |
Vita da END, due storie in prima pagina: Luca Fiorani (DEFIS) e Giuseppe Zuffanti (EEAS)
Il Clenad Italia incoraggia tutti gli END a trasmettere una presentazione delle attivita’che svolgono in qualita’ di esperto distaccato, per la pubblicazione sul sito del Clenad Italia. Nel 2025 abbiamo ricevuto due importanti contributi da Luca Fiorani e Giuseppe Zuffanti:
Luca e la sicurezza dell’Europa:
una storia di passione e impegno per il futuro dei nostri figli
Luca è un fisico italiano che ha trasformato le sue passioni in una carriera al servizio dell’Europa. Fin da bambino fantasticava di diventare scienziato, un sogno che lo ha portato a laurearsi all’Università di Padova con il massimo dei voti e a lavorare in alcuni dei centri di ricerca più avanzati del mondo, come l’Università di Stanford negli Stati Uniti e il CERN di Ginevra, il più grande laboratorio al mondo per la fisica delle particelle.
Dopo il dottorato in Svizzera, ha intrapreso un percorso scientifico presso l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Qui ha sviluppato nuove tecnologie, gestito progetti complessi, depositato brevetti e rappresentato l’Italia in contesti internazionali. Tra i risultati più notevoli: la misurazione dell’anidride carbonica emessa dall’Etna grazie a un sistema laser innovativo, finanziato dallo European Research Council (ERC), il prestigioso organismo europeo che supporta la ricerca d’eccellenza.
La passione per la conoscenza lo ha portato anche a insegnare in diverse università italiane, accompagnando con entusiasmo decine di studenti nel loro percorso accademico. Oggi continua a trasmettere il suo sapere presso l’Università Sophia.
Ma Luca non è solo uno scienziato. È anche un ecologista attivo, uno sportivo tenace — ha completato un Ironman e un’ultramaratona — e un appassionato costruttore di
relazioni, tanto da coordinare una rete internazionale di studiosi impegnati sui temi ambientali. Parla fluentemente francese e inglese.
Nel 2024 ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio dell’Unione Europea, entrando nella Commissione Europea come esperto nazionale distaccato. Qui ha iniziato a contribuire in modo concreto alla sicurezza del continente, lavorando su tecnologie avanzate per la difesa e la protezione dei cittadini europei.
In particolare, è coinvolto nello sviluppo di tecnologie “disruptive”, cioè capaci di cambiare radicalmente il panorama tecnologico. Tra queste:
- il rilevamento quantistico (quantum sensing),
- le contromisure contro minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (note con l’acronimo CBRN),
- i sensori infrarossi,
- le tecnologie per “vedere” attraverso ostacoli (non-line-of-sight imaging),
- i circuiti integrati per la lettura di segnali,
- il telerilevamento satellitare,
- le nuove membrane di nanofibre,
- i sistemi per rilevare agenti pericolosi.
Svolge funzioni di project officer in quindici grandi progetti europei di ricerca e innovazione, con budget fino a 60 milioni di euro e oltre 90 partner ciascuno. Inoltre, ha contribuito all’Osservatorio europeo sulle tecnologie critiche, fornendo analisi
strategiche su componenti fotonici e sorgenti laser ad alta potenza.
Tutte queste attività si inseriscono nel quadro dello European Defence Fund (EDF), il Fondo europeo per la difesa. Questo programma, con un bilancio di 7,3 miliardi di euro tra il 2021 e il 2027, mira a rafforzare la cooperazione tra paesi e industrie dell’Unione, sviluppando tecnologie all’avanguardia nel settore della sicurezza e della difesa.
Luca lavora dietro le quinte per assicurare che i fondi siano ben gestiti, che i progetti raggiungano i loro obiettivi e che l’Europa si doti di strumenti tecnologici in grado di rispondere alle minacce emergenti. Il suo contributo, fatto di competenza, rigore scientifico e spirito di servizio, aiuta a costruire un’Europa più resiliente e capace di proteggere il futuro delle prossime generazioni.
Come ama dire con ironia: “Sono il Maestro Yoda che aiuta i giovani Cavalieri Jedi a costruire l’Unione Galattica”. Una battuta, certo, ma anche una visione profonda: quella di un’Europa unita, preparata, solidale — una vera casa comune per i nostri figli.
Dott. Ing. Giuseppe Zuffanti

Direttore Tecnico Superiore della Polizia di Stato – Esperto Nazionale Distaccato a Brussels, Belgio presso l’European Security and Defence College (ESDC) in qualitá di Coordinator for Cyber issues and for the Cyber ETEE Platform – Project Manager/Training Manager for Cyber.
Sono Giuseppe Zuffanti, Direttore Tecnico Superiore della Polizia di Stato, esperto nel campo della cybersecurity, cyberdefence e cybercrime con una significativa esperienza internazionale. Dal primo ottobre 2020 sono in distacco presso l’European Security and Defence College (ESDC) a Bruxelles dove nell’ambito della formazione ed educazione per la Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC), ricopro il ruolo di Coordinatore per le questioni Cyber e per la piattaforma Cyber Education Training Exercise and Evaluation (ESDC Cyber ETEE).

In qualità di Project Manager e Cyber Training Manager, sono responsabile della formazione e dell’istruzione nei settori della cybersecurity, cyberdifesa e cybercrime, coordinando le attività di oltre 270 enti di formazione – tra cui istituzioni civili, militari, centri di eccellenza e accademie – all’interno del network ESDC, sia all’interno che al di fuori dell’Unione Europea.
Il mio lavoro si focalizza sulla promozione di una comprensione condivisa della Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC) dell’Unione Europea. Partecipo alla redazione di programmi formativi e documenti concettuali, supportando l’implementazione dei corsi dell’ESDC con un particolare focus su cybersecurity, cyberdifesa, cybercrime e relazioni esterne. Queste attività vengono svolte in stretta collaborazione con le istituzioni civili e militari membri dell’ESDC, sia all’interno dei paesi UE sia a livello internazionale. Inoltre, collaboro strettamente con i servizi pertinenti delle istituzioni, organi e agenzie dell’UE, come il Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE), l’Agenzia per la Cybersecurity dell’UE (ENISA) e l’Agenzia per l’Agenzia europea per la difesa (EDA).
Sono responsabile per i progetti per l’Intelligenza Artificiale e la Trasformazione Digitale e contribuisco al European External Action Service Knowledge Management Working Group – Peace, Security and Defence (PSD) lessons process. Sono anche responsabile del processo interno di lezioni apprese dell’ESDC, degli incontri annuali e del team building dell’ESDC. Inoltre, sostengo l’attuazione della Strategia di sicurezza informatica dell’UE, del Cyber Defence Policy Framework 2.0 e della Cybersecurity Skills Academy dell’UE.

Dal 1992, lavoro per il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Polizia di Stato. Prima di questo incarico, presso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica (C.O.S.C) della Polizia di Stato – Piemonte e Valle d’Aosta, Torino, ho ricoperto diversi ruoli di responsabilità, tra cui Dirigente del Digital Forensics Lab, Dirigente della Sezione Affari Generali e Dirigente dell’Area Information Technology. In questa sede, ho coordinato indagini di polizia giudiziaria, coordinato e condotto attività di digital forensics e promosso iniziative di prevenzione e contrasto al cybercrime. Inoltre, ho promosso attività di divulgazione e sensibilizzazione rivolte non solo al personale delle forze di polizia e delle forze armate, ma anche, nell’ambito del progetto scuole, a studenti, insegnanti e genitori.

Il mio percorso accademico include un Master di 2° livello in Ingegneria Gestionale della Pubblica Sicurezza, una Laurea Magistrale in Informatica Sistemi per il Trattamento dell’Informazione e una Laurea di 1° livello in Scienze e Tecnologie Informatiche. Ho superato l’esame di Stato come Ingegnere dell’Informazione. Sono fortemente interessato all’Intelligenza Artificiale, avendo sviluppato la mia tesi nell’area dei Robot Mobili dopo tre anni di ricerca nel Progetto Lagrange, Torino.
L’ESDC svolge un ruolo fondamentale nel sostenere gli sforzi dell’UE per promuovere pace, sicurezza e stabilità. Come organo autonomo dell’UE, sotto la diretta responsabilitá dell’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, e Vice Presidente della Commissione Europea, offre formazione ed educazione nel campo della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) nel contesto più ampio della Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC). Sotto il coordinamento del Comitato Direttivo composto da un rappresentante nominato da ciascuno Stato membro, garantisce che il personale civile, diplomatico, di polizia e militare sia pienamente preparato ad affrontare le sfide di sicurezza esistenti ed emergenti in modo efficace.

Operando come una rete, l’ESDC riunisce istituti civili e militari, università, accademie, istituzioni pubbliche, centri di eccellenza e altre organizzazioni attive nei settori della sicurezza e difesa. Questa struttura consente all’ESDC di ottimizzare risorse, utilizzare fondi pubblici in modo efficiente, condividere le migliori pratiche e offrire formazione di alta qualità, adattata alle diverse esigenze nel contesto della PSDC e PESC. L’ESDC offre un’ampia gamma di programmi, dai corsi di orientamento a quelli strategici di alto livello su leadership, gestione delle crisi, cybersecurity, minacce ibride, sicurezza marittima e altro ancora.

Il network dell’ESDC, che ora comprende oltre 270 istituzioni membre, rappresenta una straordinaria collaborazione e condivisione di competenze nel campo della sicurezza.

Mail della posizione di distacco: giuseppe.zuffanti@poliziadistato.it Mail dell’ente di appartenenza: giuseppe.zuffanti@eeas.europa.eu Indirizzo Linkedin: giuseppe-zuffanti-8482058

Websites: https://www.esdc.europa.eu, https://www.esdc.europa.eu/configurations/cyber-etee- platform_en
Autori principali: Luca Fiorani e Giuseppe Zuffanti
Pubblicato nel mese di giugno 2025
Rapporto Clenad 2024 – 2025
Antonio Borraccino
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