Si è svolta il 14 novembre la Conferenza di Mezzogiorno del Clenad Italia su un tema di grande interesse per gli END e per tutte le amministrazioni pubbliche: la nuova comunicazione della Commissione europea ComPAct che per la prima volta definisce una politica europea per le amministrazioni pubbliche nazionali.
Daniele Dotto, Vicedirettore Governance e Pubblica Amministrazione in DG REFORM della Commissione europea, ha illustrato la strategia di ComPAct articolata nei tre pilastri “competenze della pubblica amministrazione”, “capacità per il decennio digitale europeo” e “capacità di guidare la transizione verde” (in calce le presentazioni illustrate). Ha sottolineato che ComPAct è il risultato di un lungo percorso di dialogo con le PA nazionali che le recenti crisi, come la pandemia e il conflitto in Ucraina, hanno messo di fronte a sfide comuni e alla necessità di condividere soluzioni e buone pratiche. Ha inoltre sottolineato il meccanismo fortemente partecipativo che ha portato alla definizione delle 25 azioni in ComPAct, in cui la Commissione si propone di accompagnare le amministrazioni nazionali in azioni sinergiche tutte orientate a migliorare la qualità e l’efficacia dell’azione amministrativa riducendone i costi.
Tra le azioni principali volte al rafforzamento delle competenze della PA, ha menzionato il programma PACE di scambio tra funzionari pubblici, il programma di leadership della pubblica amministrazione incentrato sui dirigenti di alto livello e la creazione di una rete formativa per la PA disponibile sulla piattaforma dell’Accademia dell’UE. È stata ricordata l’attenzione particolare che ComPAct rivolge alle Regioni e agli enti locali in particolare ampliandone l’accesso agli Strumenti di Sostegno Tecnico e istituendo una giornata della pubblica amministrazione locale nel contesto della Settimana europea delle regioni e delle città.
Ha infine ricordato le azioni proposte per attrezzare la pubblica amministrazione delle competenze che le consentano di affrontare le esigenze future dettate dalla transizione verde e digitale. Le azioni saranno coordinate dalla DG REFORM in stretta collaborazione con le Direzioni generali della Commissione europea responsabili delle singole politiche e saranno sostenute dall’intervento coordinato degli Strumenti di Sostegno Tecnico e dei fondi settoriali già esistenti per le politiche digitali e verdi della Commissione europea.
Francesco Leone, Consigliere diplomatico del Ministro per la Pubblica Amministrazione, ha confermato l’impegno in prima linea del Governo italiano, tramite il Dipartimento della Funzione Pubblica, sia nella partecipazione ai lavori preparatori dei gruppi di esperti coinvolti nella definizione di ComPAct, sia nella futura attuazione della sua ambiziosa agenda.
Ha richiamato il modello partecipativo che ha portato alla definizione di ComPAct, che trova fondamento in particolare nell’articolo 197 del Trattato, il quale ha consentito di renderla strumento concreto di rafforzamento della capacità amministrativa. Ha inoltre sottolineato il rapporto circolare tra competenze e mobilità che è alla base del programma di scambio PACE, ricordando che la mobilità necessita di adeguate azioni di preparazione per massimizzarne l’efficacia.
Ha infine evidenziato che il Governo intende promuovere fin da subito tre progetti qualificanti: la creazione di un Passaporto Europeo delle Competenze che sia di incentivo alla mobilità del pubblico impiego fra istituzioni europee e Stati Membri, la costituzione di una rete di centri di eccellenza e innovazione per l’alta formazione a partire dalla SNA, e una nuova iniziativa europea per la leadership dei dirigenti apicali.
Olga Simeon, Presidente di Clenad Italia, ha salutato con soddisfazione l’ampia partecipazione in sala e da remoto non solo di END ma anche di rappresentanti delle Regioni sottolineando che la parola chiave “competenze” lega a doppio filo entrambi con ComPAct: da un lato, l’istituto del distacco è una forma di mobilità europea di competenze di alto livello della PA europea e nazionale che già esiste ed è ben collaudata; dall’altro, come sottolinea ComPAct, la competenza e quindi la qualità delle istituzioni pubbliche a livello regionale e locale è una condizione essenziale per attrarre gli investimenti ed evitare le trappole dello sviluppo.
Ha inoltre espresso grande soddisfazione nel ritrovare conferma, nella strategia di ComPAct, della scelta fatta da Clenad Italia nell’ultimo anno e mezzo di dare priorità alla valorizzazione degli Esperti Nazionali Distaccati e di rinnovare l’utilizzo dell’istituto del distacco in chiave progettuale. Ha ricordato che la valorizzazione si riferisce alle competenze che gli END portano non solo nelle istituzioni europee, in quanto esperti di specifici settori e aree, ma anche nella PA italiana quando rientrano a fine distacco portando non solo conoscenza della macchina normativa, politica e amministrativa europea, ma anche e soprattutto della cultura europea.
Ha infine ricordato due importanti recenti traguardi di Clenad Italia che confermano la coerenza dell’azione di Clenad Italia con la strategia di ComPAct:
· Il riconoscimento istituzionale del ruolo degli END per una sempre migliore attuazione delle politiche europee: il 30 marzo 2023 Clenad Italia è stato audito dalla Commissione Politiche EU della Camera dei deputati proprio in relazione alla discussione sulla Comunicazione della Commissione europea “Applicare il diritto europeo per un’Europa dei risultati”
· Il riconoscimento normativo della alta professionalità delle competenze degli END: lo scorso 3 agosto 2023 è stata approvata una modifica al D.Lgs. 165/2001, articolo 32, che dà la possibilità alle PA di valorizzare l’esperienza almeno biennale maturata all’estero dagli END attraverso il conferimento di incarichi dirigenziali. Questa norma è perfettamente coerente con il programma di leadership della pubblica amministrazione che leggiamo tra le azioni del primo pilastro di ComPAct, incentrato sui dirigenti di alto livello delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri.
Conclude esprimendo fiducia che le varie amministrazioni italiane vorranno investire sempre di più in progetti di distacco per mettere a fattor comune il grande capitale professionale acquisito dagli END per modernizzare la PA in chiave europea.
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