Discorso di Luca Amadei, Presidente Clenad Italia, sulle questioni fiscali degli Esperti Nazionali Distaccati (END) alla XVII Riunione di coordinamento END del 16 luglio 2025
Gentili colleghi,
mi rivolgo a voi oggi per affrontare una questione di estrema importanza che riguarda il trattamento fiscale degli Esperti Nazionali Distaccati presso le istituzioni europee, un problema che sta creando crescenti difficoltà ai nostri concittadini che prestano servizio per l’Unione Europea.
Il quadro normativo e la fonte del problema
La questione nasce da un’interpretazione divergente delle norme fiscali applicabili agli END. L’articolo 12(2) del Protocollo dei Privilegi ed Immunità dell’UE stabilisce chiaramente che qualsiasi salario o emolumento pagato dall’Unione è esente dall’applicazione delle normative fiscali nazionali. Questo protocollo purtroppo non si applica agli Esperti Nazionali Distaccati.
Gli END sono infatti regolati dalla Decisione della Commissione del 12 novembre 2008, che adotta un linguaggio più cauto, specificando che in nessuna circostanza le cosiddette allowances, ossia le indennità mensili corrisposte agli END, sono da considerarsi come una remunerazione da parte della Commissione.
La situazione attuale
In Italia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito a risposta di un interpello che le allowances non sono sottoposte a tassazione. Tuttavia, il Ministero delle Finanze belga ha ritenuto di volerle assoggettarle a imposizione fiscale in Belgio, senza violare formalmente il principio del divieto di doppia imposizione tra Stati membri.
Il problema non riguarda solo gli END italiani: il sito web del Ministero delle Finanze belga indica espressamente che le allowances sono sottoposte a tassazione in Belgio, ed infatti dai colleghi del CLENAD International abbiamo saputo che END di altri paesi hanno ricevuto richieste di pagamento di tasse sulle allowances corrisposte dalla Commissione.
I casi concreti
Tra gli END italiani, abbiamo documentato almeno tre casi in cui il fisco belga ha inviato cartelle esattoriali riguardanti le allowances. Il caso più recente risale a dicembre 2024, per una somma di decine di migliaia di euro relativa ad allowances corrisposte anni prima.
Casi simili hanno interessato colleghi greci, austriaci e francesi, dimostrando che si tratta di una questione che va ben oltre i confini nazionali e richiede un approccio coordinato a livello europeo.
La posizione dell’UE
La Commissione Europea potrebbe considerare tre motivi fondamentali per contrastare l’ipotesi di sottoposizione delle allowances ad imposizione fiscale:
Primo: ai sensi dell’articolo 3 del Trattato dell’UE, gli Stati membri devono facilitare la missione dell’Unione, astenendosi da misure che mettono a rischio il raggiungimento degli obiettivi dell’UE o il suo funzionamento. E’ noto come l’Unione faccia affidamento sugli END per attrarre personale qualificato a costi molto inferiori rispetto al personale di ruolo. Scoraggiare l’assunzione di incarichi END attraverso l’imposizione fiscale potrebbe costituire una violazione dell’articolo 3 da parte del Belgio.
Secondo: l’imposizione fiscale delle allowances si potrebbe interpretare come un reindirizzamento di fondi dell’UE che, invece di rimanere nelle disponibilità degli END, vengono in parte incassati dal Belgio attraverso un’iniziativa unilaterale che si potebbe sostenere come contraria ai principi di una leale cooperazione tra Stati membri.
Terzo: l’autonomia organizzativa della Commissione potrebbe ritenersi compromessa dalla tassazione delle allowances, poiché la Commissione non potrebbe essere in grado di raggiungere l’obiettivo sia di minimizzare i costi amministrativi, che di trattare in maniera equa gli END.
Va anche aggiunto che l’ammontare delle allowances risulta inferiore alla diaria che il personale di ruolo della Commissione riceve per le missioni, ed in particolare per quelle applicabili per permanenze a Bruxelles, e che tali diarie sono determinate in termini di ragionevolezza nel loro ammontare. Ne consegue che anche l’ammontare delle allowances è ragionevole, qualora non venga sottoposto a tassazione.
Le azioni Intraprese
Il CLENAD Italia ha fornito informazioni ai colleghi END su come procedere nella dichiarazione annuale al fisco belga, indicando le modalità che si possono ritenere più opportune per compilare la dichiarazione dei redditi, e ha fornito supporto ai colleghi che hanno ricevuto la notifica della tassazione delle allowances.
Desidero ringraziare la Rappresentanza Permanente per aver affrontato ogni caso sottoposto alla sua attenzione. Tuttavia, il problema non è definitivamente risolto, poiché il Ministero delle Finanze belga continua a inviare comunicazioni agli END.
Gli sviluppi recenti
Dall’ultimo incontro dell’8 luglio scorso tra CLENAD International e la direzione della Commissione che si occupa di risorse umane, è emerso che il Ministero delle Finanze belga reitera le richieste di tassazione ogni quattro anni, creando un clima di incertezza permanente per i nostri connazionali.
La Commissione ha peraltro riferito di aver avviato azioni diplomatiche volte a ottenere che il Ministero delle Finanze belga cessi l’invio di cartelle esattoriali agli END.
La strada da seguire
La Commissione ha fatto presente che, in caso di ricezione di un avviso di accertamento da parte del Ministero delle Finanze belga, è utile informare immediatamente la Direzione Generale della Commissione che si occupa di risorse umane.
Vorrei concludere dicendo che questa situazione richiede un intervento coordinato e determinato da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Ritengo necessario che l’Italia, insieme agli altri Stati membri interessati, sostenga con forza la posizione della Commissione Europea e lavori per una soluzione definitiva che tuteli i diritti dei nostri Esperti Nazionali Distaccati.
Il servizio che noi professionisti svolgiamo per l’Unione Europea rappresenta un contributo fondamentale al progetto europeo ed un ritorno di immenso valore per il sistema Italia, e non possiamo permettere che questioni fiscali mal interpretate compromettano la serenità nostra e dei nostri famigliari, e la capacità di servire efficacemente le istituzioni europee e le amministrazioni di appartenenza.
Grazie per l’attenzione.
Riunione coordinamento END, 16 luglio 2025